Con il decreto del 17 dicembre 2007 il governo Cuffaro, tramite il suo assessore di punta Roberto La Galla, rimodula la chiusura di 7 presidi sanitari della provincia, oltre Cammarata, Comitini, Grotte, Licata Palma di Montechiaro, Villafranca, spunta quella di Agrigento, a farne le spese è il quartiere di Fontanelle, che a partire dal 1 gennaio 2008 sarà chiuso assieme ad altri presidi sanitari sopra citati. Un danno alla popolazione di questo popoloso quartiere, un danno che si ripercuote anche per l'intera città, dato che l'unica rimasta, oltre quella di San Leone, e quella ubicata in fondo al viale della Vittoria, e precisamente all'interno dell'ex manicomio dopo la chiusura di quella di Via Garibaldi.
Credo che questa chiusura è una decisione senza alcun criterio sanitario, anzi direi vergognosamente insopportabile. In sostanza Fontanelle e l'agnello sacrificale di una ipocrita volontà politica, posto sull'altare della presunta buona condotta delle oculate spese della sanità, la cosiddetta operazione di rientro. Certamente La Galla, Cuffaro e compagnia bella devono dimostrare di essere onesti e efficienti, peccato che tutto questo sia a carico solo dei cittadini e degli operatori sanitari, in particolare quelli che perderanno il posto di lavoro, mentre i veri sprechi non si toccano.
Vergognatevi signori della Regione ! E' mai possibile che le briciole di una misera spesa di 7 guardie mediche possano fare lievitare oltre misura la spesa sanitaria della Regione ? Sappiamo tutti dove sono stati e dove sono tutt'ora i veri sprechi nella sanità siciliana. La verità che a pagare sono sempre le fasce più deboli della popolazione, soprattutto anziani e bisognosi, che ricorrono giornalmente nei presidi sanitari di quartiere. I promotori della chiusura del presidio di Fontanelle la giustificano adducendo il fatto che essa si trova vicino all'Ospedale di contrada Consolida. Ribatto a questi signori che forse dimenticano che proprio la guardia medica di Fontanelle assorbe una utenza superiore ai 12000 abitanti, tanto quanto un paese di media grandezza, ma soprattutto tentano a dimenticarsi che coloro che si recano alla guardia medica, oltre ai servizi di primo intervento, vaccinazioni e quant'altro, usufruiscono anche servizi di tipo sociosanitario, come per esempio il rilascio le ricette mediche, servizio che un Ospedale non presta affatto.
Inoltre mi meraviglia che proprio oggi nella conferenza stampa del sindaco della città non abbia fatto cenno sulla chiusura della guardia medica di Fontanelle, certamente il sindaco ormai è impegnato a tessere le lodi di Cuffaro e non sicuramente per contestarne le cattive iniziative come le soppressioni di 7 importanti presidi medici di paesi o di quartiere.
A proposito di politica sanitaria cittadina, domando al Sindaco, nella qualità di prima autorità sanitaria, che fine a fatto la ristrutturazione dei locali di piano terra dell'ex Palazzo dei Filippini, individuati dal sottoscritto per ospitare la guardia medica nel centro storico ? Di questo fatto me ne occuperò dettagliatamente dopo le feste, esibendo pubblicamente quanto avevo predisposto prima della dimissione di assessore.
Agrigento 27 dicembre 2007 Calogero Miccichè
Portavoce dei Verdi di Agrigento
Credo che questa chiusura è una decisione senza alcun criterio sanitario, anzi direi vergognosamente insopportabile. In sostanza Fontanelle e l'agnello sacrificale di una ipocrita volontà politica, posto sull'altare della presunta buona condotta delle oculate spese della sanità, la cosiddetta operazione di rientro. Certamente La Galla, Cuffaro e compagnia bella devono dimostrare di essere onesti e efficienti, peccato che tutto questo sia a carico solo dei cittadini e degli operatori sanitari, in particolare quelli che perderanno il posto di lavoro, mentre i veri sprechi non si toccano.
Vergognatevi signori della Regione ! E' mai possibile che le briciole di una misera spesa di 7 guardie mediche possano fare lievitare oltre misura la spesa sanitaria della Regione ? Sappiamo tutti dove sono stati e dove sono tutt'ora i veri sprechi nella sanità siciliana. La verità che a pagare sono sempre le fasce più deboli della popolazione, soprattutto anziani e bisognosi, che ricorrono giornalmente nei presidi sanitari di quartiere. I promotori della chiusura del presidio di Fontanelle la giustificano adducendo il fatto che essa si trova vicino all'Ospedale di contrada Consolida. Ribatto a questi signori che forse dimenticano che proprio la guardia medica di Fontanelle assorbe una utenza superiore ai 12000 abitanti, tanto quanto un paese di media grandezza, ma soprattutto tentano a dimenticarsi che coloro che si recano alla guardia medica, oltre ai servizi di primo intervento, vaccinazioni e quant'altro, usufruiscono anche servizi di tipo sociosanitario, come per esempio il rilascio le ricette mediche, servizio che un Ospedale non presta affatto.
Inoltre mi meraviglia che proprio oggi nella conferenza stampa del sindaco della città non abbia fatto cenno sulla chiusura della guardia medica di Fontanelle, certamente il sindaco ormai è impegnato a tessere le lodi di Cuffaro e non sicuramente per contestarne le cattive iniziative come le soppressioni di 7 importanti presidi medici di paesi o di quartiere.
A proposito di politica sanitaria cittadina, domando al Sindaco, nella qualità di prima autorità sanitaria, che fine a fatto la ristrutturazione dei locali di piano terra dell'ex Palazzo dei Filippini, individuati dal sottoscritto per ospitare la guardia medica nel centro storico ? Di questo fatto me ne occuperò dettagliatamente dopo le feste, esibendo pubblicamente quanto avevo predisposto prima della dimissione di assessore.
Agrigento 27 dicembre 2007 Calogero Miccichè
Portavoce dei Verdi di Agrigento
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