19 gen 2008

PROPOSTA DI EMENDAMENTO

PROPOSTA DI EMENDAMENTO PER LA DECADENZA DEI SINDACI E DEGLI ATO CHE NON ATTUANO LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI, UNICO MODO PER IMPEDIRE CHE IN SICILIA SI VERIFICHI IL DISASTRO DELLA CAMPANIA
No alle proposte palliative della Regione; Sì all’iniziativa dei Verdi che propongono la decadenza dei Sindaci e degli Ato che non raggiungono il 30% della raccolta differenziata dei rifiuti entro il 31 dicembre 2008.
L’articolo 45 della legge regionale n. 2 dell’8 febbraio 2007 stabilisce il raggiungimento del 20% della raccolta differenziata entro il 31/12/2007 da parte degli Ato e dei Comuni, mentre per il 2008 è stata fissata la percentuale del 30 %, percentuale decisamente inferiore a quella nazionale che, con l’art. 205 del D.Legs. n. 152 e convertito con legge n.296 del 27/12/2006, stabilisce il 40% per il 2007, il 45% per il 2008 e il 50% per il 2009. Il governo della Regione Sicilia, prendendo atto del fallimento dell’obiettivo minimo del 20%, evidentemente molto inferiore rispetto al resto d’Italia, con la finanziaria 2008 modifica l’articolo 45 suddetto, introducendo una norma palliativa che prevede la conferma del raggiungimento del 30% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2008, in caso contrario scatteranno i commissariamenti per i Comuni e per gli Ato.
Perché si ritiene un palliativo la modifica dell’art. 45 presentata dal governo regionale ? In Sicilia la raccolta differenziata è ferma al di sotto del 9%, e non crescerà velocemente perché non è effettuata (tranne in alcuni piccoli comuni) col sistema del porta a porta, ma attraverso i centri di selezione che si sono rilevati poco virtuosi e più costosi; e poi, la norma che si vuole approvare con la finanziaria 2008 non contemplando una pesante sanzione per Sindaci e Ato, permetterebbe gli inadempienti, non avendo alcun timore di essere rimossi dalla carica, scaricare sugli altri le proprie responsabilità, o peggio, di affidarsi alle poche e inquinanti discariche e alla complicata normativa del Piano regionale dei rifiuti centrato sui dannosi, inadeguati e sovradimensionati 4 inceneritori. Il commissariamento per gli Enti che non raggiungeranno entro il 2008 il 30%, di raccolta differenziata, butta fumo negli occhi dell’opinione pubblica che pretende il rispetto dell’ambiente, facendo intendere che il governo regionale e l’Agenzia dei Rifiuti fanno il proprio dovere spronando i Comuni e gli Ato. In realtà questa norma è una vera manna per i Sindaci inadempienti, i quali attraverso il commissariamento, paradossalmente si vedrebbero togliere le castagne dal fuoco, con un allungamento dell’iter applicativo e un aggravio di spese per i cittadini con l’aumento della bolletta.Invece, una norma sanzionatoria molto più pesante che preveda la decadenza dei Sindaci e degli Ato che non raggiungeranno la soglia del 30% entro il 2008 e il 50% nel 2009, sarebbe molto più efficace garantendo un sicuro aumento della raccolta differenziata, specie se fatta porta a porta, e una riduzione di rifiuti da conferire in discarica che non si saturerebbero subito, di conseguenza si avrebbero città più pulite e una riduzione di costi a beneficio dei cittadini.Senza una sanzione certa il rischio è che la raccolta differenziata dei rifiuti in Sicilia resterà molto indietro rispetto alle regioni del centro-nord, ed anzi è probabile che pezzi di istituzioni e poteri forti di questo paese lavorino affinché a breve tempo in Sicilia si verifichi un disastro simile a quello Campano per ottenere il via libera alla illegale costruzione dei 4 inceneritori (vedasi ad esempio la condanna della Corte di Giustizia Europea per infrazione sulla mancanza di pubblicità nella gara d’appalto o la pessima e la non oculata scelta dei siti come quello del sistema Agrigento, addirittura progettato dentro l’alveo del Fiume Platani); a questo si aggiungano le preoccupanti ed insistenti voci giornalistiche dell’ombra della mafia, anche quella in doppio petto, sul mega appalto.Se invece l’istituzione politica, sana e democratica, ritiene prioritaria la salute e gli interessi dei cittadini, quale preoccupazione avrebbe ad introdurre una norma sanzionatoria per i Sindaci e gli Ato inadempienti ? D’altronde, il legislatore regionale, in altre occasioni e per altre materie amministrative, meno emergenti di questa, ha previsto la rimozione di Sindaci e scioglimento di Enti o Aziende, quindi non può esserci alcun ostacolo Costituzionale che limiti il legislatore ad introdurre la norma che stabilisce la decadenza dei Sindaci e Ato che non ottemperano alla disposizione di legge sull’emergenza dei rifiuti.
Ed Ecco il testo dell’emendamento che ogni deputato di questa Assemblea, di maggioranza o di opposizione, nel supremo interesse dei siciliani, ha il dovere di fare proprio. A tal pro si allegano le firme dei cittadini che, anche on line, hanno sottoscritto la proposta di decadenza dei Sindaci e degli Ato che non attuano la raccolta differenziata dei rifiuti.
Emendamento alla finanziaria regionale 2008 “Dopo il 3° comma dell’art. 45 della legge regionale n. 2 dell’8 febbraio 2006, si aggiunge il seguente: Entro il 30 giugno 2008 i Sindaci dei comuni della Sicilia, nonché i Presidenti e i Consigli di Amministrazione degli ATO di appartenenza che non hanno raggiunto la percentuale del 15 per cento della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, riceveranno il primo ed ultimo richiamo dal Prefetto, che si avvarrà degli organi preposti alla tutela ambientale della Provincia Regionale. Nei 6 mesi successivi i Sindaci dei comuni nonché i Presidenti e i Consigli di Amministrazione degli ATO di appartenenza che non hanno raggiunto il 30 per cento entro il 31 dicembre 2008 e il 50 per cento nel 2009, previo accertamento degli organi di cui al comma precedente, decadono dalla carica.Nei comuni dove è prevista la tornata elettorale amministrativa di primavera 2008, la presente norma decorre dalla data dell’insediamento di tutti gli organi eletti”.


ll responsabile del dipartimento ciclo acqua e rifiuti
Lillo Miccichè Federazione Provinciale dei Verdi di Agrigento
Il presidente Calogero Alaimo di Loro

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